La Pasqua è tra le feste più importanti, come simbolo di rinascita assume un grande significato per tutti. Non distingue solo la storia della cristianità sul piano religioso ove il Cristo della fede spezza i vincoli della morte e risorge a nuova vita.Anche nel considerare il Gesù storico, i vangeli sono una delle più grandi storie come modello morale, segno valoriale e universale del senso ultimo dell’esistenza, del rapporto tra la vita e la morte.Evento di liberazione, la Pasqua (pasah) del passare oltre, per risorgere (da re-surgere:= rialzarsi) di fronte alla precarietà degli eventi della vita, alla fragilità di quello che siamo dopo avere attraversato la sofferenza, un fallimento, una malattia. Oggi forse ci eravamo illusi da uomini moderni di essere potenti e autosufficienti. La pandemia è giunta a ricordarci che siamo vulnerabili. Un piccolo virus invisibile ha fatto emergere la nostra fragilità, le paure, i risentimenti, ma anche la speranza. Ecco la Pasqua che racchiude la speranza come movimento della vita che si muove nuovamente verso la sua pienezza e che ci porta a rinnovarci. Resurrezione come speranza di rinnovamento e anche di liberazione dalla pandemia che ha sconvolto i rapporti tra le persone nel lavoro pubblico e privato.Non ci può essere la speranza se non si creano relazioni feconde verso la nostra prossimità. Terreno di ascolto e di incontro è in fondo la “fides” da cui scaturisce l’alleanza, esperienza difficile e faticosa ma da coltivare con cura e lungimiranza. Sia la Pasqua del Cristo della fede sia del Cristo storico richiamano l’Alleanza come patto fiduciario di costruzione di legami. Ove vale per ognuno l’essere il “tu” di qualcun altro, del prendersi cura, della famiglia, di una organizzazione, di un soggetto bisognoso, della “Polis” a cui si appartiene, con il proposito di condividere la costruzione del bene comune.Solo così l’inverno che c’è nel nostro cuore può dare spazio alla vita, alla Pasqua e alla costruzione di una Polis migliore.Buona PasquaAprile 2021Gianfranco Meazza
La Pasqua è tra le feste più importanti, come simbolo di rinascita assume un grande significato per tutti. Non distingue solo la storia della cristianità sul piano religioso ove il Cristo della fede spezza i vincoli della morte e risorge a nuova vita.Anche nel considerare il Gesù storico, i vangeli sono una delle più grandi storie come modello morale, segno valoriale e universale del senso ultimo dell’esistenza, del rapporto tra la vita e la morte.Evento di liberazione, la Pasqua (pasah) del passare oltre, per risorgere (da re-surgere:= rialzarsi) di fronte alla precarietà degli eventi della vita, alla fragilità di quello che siamo dopo avere attraversato la sofferenza, un fallimento, una malattia. Oggi forse ci eravamo illusi da uomini moderni di essere potenti e autosufficienti. La pandemia è giunta a ricordarci che siamo vulnerabili. Un piccolo virus invisibile ha fatto emergere la nostra fragilità, le paure, i risentimenti, ma anche la speranza. Ecco la Pasqua che racchiude la speranza come movimento della vita che si muove nuovamente verso la sua pienezza e che ci porta a rinnovarci. Resurrezione come speranza di rinnovamento e anche di liberazione dalla pandemia che ha sconvolto i rapporti tra le persone nel lavoro pubblico e privato.Non ci può essere la speranza se non si creano relazioni feconde verso la nostra prossimità. Terreno di ascolto e di incontro è in fondo la “fides” da cui scaturisce l’alleanza, esperienza difficile e faticosa ma da coltivare con cura e lungimiranza. Sia la Pasqua del Cristo della fede sia del Cristo storico richiamano l’Alleanza come patto fiduciario di costruzione di legami. Ove vale per ognuno l’essere il “tu” di qualcun altro, del prendersi cura, della famiglia, di una organizzazione, di un soggetto bisognoso, della “Polis” a cui si appartiene, con il proposito di condividere la costruzione del bene comune.Solo così l’inverno che c’è nel nostro cuore può dare spazio alla vita, alla Pasqua e alla costruzione di una Polis migliore.Buona PasquaAprile 2021Gianfranco Meazza