Il 14 agosto festeggiamo la “Festha Manna”.
Sassari ritorna a vivere il suo animo più profondo della tradizione civica e del suo sentire religioso.
Sarà una grande emozione richiamare la memoria. La complessa rete di vita urbana di impianto medioevale, fatta di momenti di socialità e di identificazione collettiva; di rapporti personali che già nei secoli più lontani diedero vita a una pluralità̀ di corpi e costumi sociali, di artigiani e mercanti dalla manualità imperante, di rapporti di fedeltà e patti di signoria, di gerarchie, di associazioni di arti e mestieri che, dotate ciascuna di statuto e regole, erano punto di riferimento essenziale per l’antico Governo della Città, esso stesso emanazione delle Arti.
Sarà anche la rievocazione della preghiera. Del mistero. Di questo antico atto di fede che come tale, per non essere perduto, deve essere riconquistato ogni volta. Come preghiera verso il cielo, gesto da sempre di abbandono incondizionato, in onore dell’Assunta di Nostra Signora di Mezzagosto, offerta di salvezza, dei “candeli”, di gratitudine, quando tutto per la cittadinanza sembrava perduto, per la cessazione allora delle pestilenze ora di analoghe avversità.
Un viaggio per secoli, ricco di stratificazioni e di materiali simbolici come lo scambio di insegne nel Palazzo di Città a testimonianza dell’osmosi tra Governo cittadino e delle Arti e Mestieri. Dove il sacro si rivela dominante per la Faradda che con percorso immutabile da sempre si dirige verso Santa Maria di Betlem per lo scioglimento del voto; immerso nella onda magica della folla, nei movimenti e nei tanti colori, nei costumi fastosi diversi per ogni gremio. Tra le sfilate dei candelieri votivi con i loro nastri lunghi e sgargianti, portati in spalla e innalzati con dedizione dai portatori, insieme alle danze rituali, ricche di fiori e bandiere, ai suoni e al ritmo dei tamburi.
E’ un ritornare alle radici di appartenenza, un condividere quello che siamo stati. Tradizione, come matrice di Comunità sociale e di ogni singolo cittadino che da senso a ogni cosa; Sassari può ergersi verso il futuro e costruire coefficienti morali e culturali solidi se la preserva e custodisce.
A Zent’anni,
Agosto 2022
Gianfranco Meazza