Interventi di rigenerazione e riqualificazione
Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare
L’ Amministrazione di Sassari in questi anni quasi 5 anni ha promosso e avviato importanti progetti di rigenerazione e riqualificazione.
Degno di rilievo è quanto si sta facendo con il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQUA). Trattasi del programma finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nell’ambito della missione 5, Coesione e Inclusione, componente 2, investimento 2.3, che finanzia la realizzazione di nuove strutture di edilizia residenziale pubblica, per ridurre le difficoltà abitative, con particolare riferimento al patrimonio pubblico esistente, alla riqualificazione delle aree degradate, e guarda principalmente all’innovazione verde e sostenibilità.
In questi anni di governo della Città la Giunta del Comune di Sassari ha avviato, tra i tanti interventi, le seguenti azioni , l’una rivolta al Centro storico l’altra ai quartieri di Latte Dolce e Santa Maria Di Pisa.
Il primo progetto si è posizionato a livello nazionale 72 esimo su 112, ottenendo apprezzamento per la sua ricchezza di contenuto ed è stato interamente finanziato con 14.784.846,98 euro (https://www.anci.it/wp-content/uploads/allegato-1.pdf); l’altro ha ricevuto il punteggio di 165 (nella forbice di graduatoria tra 158 e 271) inizialmente non finanziato per mancanza di fondi; successivamente ha ottenuto l’importo di 7.150.000,00 euro.
Il progetto per il Centro Storico vuole intervenire sul patrimonio immobiliare attraverso la ristrutturazione o rifunzionalizzazione di immobili abbandonati e degradati da destinare a residenza pubblica e sociale, c.d. Housing Sociale. Per housing Sociale ( https://www.gianfrancomeazza.it/wp-content/uploads/2024/02/art.-11-DL-25.06.2008.-pdf-2.pdf ) si intende l’azione destinata a valorizzare il patrimonio immobiliare ad uso abitativo attraverso l’offerta di abitazioni di edilizia residenziale, da realizzare nel rispetto dei criteri di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni inquinanti, con il coinvolgimento di capitali pubblici e privati, destinate prioritariamente a prima casa per:
a) nuclei familiari a basso reddito, anche monoparentali o monoreddito;
b) giovani coppie a basso reddito;
c) anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate;
d) studenti fuori sede;
e) soggetti sottoposti a procedure esecutive di rilascio;
f) altri soggetti in possesso dei requisiti di cui all’art 1 della legge 8 febbraio 2007 n 9, https://www.gianfrancomeazza.it/wp-content/uploads/2024/02/art-1-legge-2007-n-9.pdf.
Non può sottacersi, per verità, che l’unica azione realizzata dalle precedenti amministrazioni sia stata quella di disegnarvi sulla facciata frontistante la piazza Sant’Antonio una tartaruga- come se con un murale- che aspirava ad essere artistico- si potesse cancellare con il disegno il degrado dell’intero edificio e della area circostante.
Sassari merita decisamente di più e il disegno di Sassari in prospettiva futura passa per interventi connotati da politiche sociali e abitative. Solo in questo modo si può contrastare la marginalità e favorire il ripopolamento del centro storico.
L’ex Hotel Turritania è un pezzo della nostra Sassari storica; realizzato nella prima metà degli anni ‘40 su progetto dell’Architetto V. Mossa nasceva per essere destinato a casa di assistenza e successivamente diveniva albergo della Città. Con la messa in campo di 6.660.450,00 euro si sta procedendo al suo restauro conservativo in modo che possa diventare edificio per housing sociale e servizi, in particolare: al 1°, 2° e 3° piano unità abitative con previsione di aree comuni per attività collettive (gioco bambini, locale studio e cucina); al piano seminterrato e al piano rialzato servizi per attività collettive: palestra, spazi multiuso, sala conferenze, sale riunioni, uffici e sedi di associazioni; nel piano alto previsione di terrazza panoramica ad uso collettivo per attività di svago e di socializzazione attrezzato anche con aree verdi.
L’Housing sociale passa anche per il recupero di alcuni edifici di proprietà pubblica che si trovano nel centro storico e in particolare nella prossimità della parte bassa dei quartieri storici di San Donato, Sant’Apollinare e San Sisto, tra cui alcuni immobili di via Canopolo, via Maddalenedda, via Esperson, via delle Muraglie, vicolo del campanaro, Corso Vittorio Emanuele (con risorse destinate per circa 2.900.000 euro).
Dall’ ex Turritania potranno essere ricavati circa 18 unità abitative che saranno sommati a quelli citati e ad altri che verranno acquisiti sempre da destinare ad edilizia sociale ERS tramite altri finanziamenti del cofinanziamento Pinqua e potranno essere dati in affitto con canoni calmierati a cittadini individuati all’interno di determinate fasce: giovani coppie a basso reddito, famiglie mono-genitore, anziani, studenti, impiegati fuori sede, immigrati. L’importo su cui può contare il Comune è di oltre 5 cinque milioni e mezzo di euro, a cui si aggiunge il bonus del 20 percento, ottenuto grazie alla celerità con cui l’Amministrazione ha dato l’avvio all’iter per far partire l’appalto.
Il progetto del Turritania prevede anche spazi comuni e polivalenti di quartiere, tra cui giochi per i piccoli, palestra, sala studio, un giardinetto, sedi per associazioni. Gli interventi del Pinqua riguardano anche la realizzazione del centro commerciale naturale e tre piazze situate in punti strategici di quella zona: Piazza Sant’Antonio dove si affaccia il Turritania, l’area ove si trova la scuola di San Donato e largo Monache Cappuccine. I progetti guarderanno con attenzione alla maggiore fruibilità di spazi verdi pubblici e alla più agevole pedonabilità.
Collegato ai progetti di housing sociale, ci sono anche i finanziamenti per la parte immateriale, oltre duecentomila euro per tutta una serie di attività da svolgere in questo contesto e rivitalizzare il centro storico basso.
Sempre con riferimento alle risorse legate al Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare si aggiungono i 7.150.000,00 euro da destinare ai quartieri di Latte Dolce e Santa Maria di Pisa ove si trovano oltre mille abitazioni di Edilizia Residenziali Pubblica di proprietà dell’Agenzia Regionale Edilizia Abitativa (AREA) e del Comune di Sassari, a cui si affiancano circa una settantina di alloggi di tipo privato realizzati da cooperative di lavoratori (es. ferrovieri ). Su questi quartieri vi sono delle aree particolarmente critiche e le risorse del Pinqua serviranno per interventi infrastrutturali, per riqualificare il patrimonio degli edifici pubblici, per la fruibilità e funzionalità della percorsi e degli spazi da dedicare al sociale e allo sport, tra cui in particolare l’adiacente Piazza Bottego, l’ex scuola di Via Nobili e il cortile di sua pertinenza, gli impianti sportivi, i cortili condominiali e i piani pilotis degli edifici degli alloggi ERP, gli spazi verdi di Santa Maria di Pisa.
Tutti gli interventi sono in corso. (https://www.comune.sassari.it/it/documenti/documento/Affidamento-PINQuA-Servizi-di-architettura-e-ingegneria-progetto-di-fattibilita-tecnico-economica-definitivo-esecutivo-coordinamento-della-sicurezza-dl-contabilita-redazione-CRE-inerente-il-Piano-Nazionale-Di-Ripresa-E-Resilienza-PNRR-miss.-M5C2-comp/).
Magari non sono ancora fisicamente percepibili perché nella fase progettuale dei livelli di progettazione, a seconda dei casi definitiva o esecutiva , ma stanno procedendo e nel caso per esempio del Turritania è stato raggiunto il livello finale di affidamento dei servizi di progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori.
Sassari, febbraio 2024
gianfranco meazza